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Prova Nissan Juke 2020

La Juke aggiunge tecnologia e sicurezza, cambia faccia cresce nelle dimensioni ma non tradisce il suo passato. Una SUV più matura e meno sbarazzina. A partire da 19.600 euro

DRIVE

Nissan Juke 2020 arancione in movimento su strada nel boscoHo apprezzato la vecchia Juke per come sapeva essere frizzante e sbarazzina. Apprezzo la nuova per il cambio di passo generale che ha fatto diventando più matura, spaziosa, confortevole, dotata. Cosa ha perso per strada? Forse un po’ di irriverenza. A bordo riconosci gli stilemi della Juke, gli inserti in plastica lucida nella plancia, le bocchette tonde la cloche del cambio inserita in uno spazio tondo. Colpo d’occhio che ci deve essere per mantenere continuità con un modello che ha fatto la storia.

TUTTO NUOVO

Ma poi va detto, cambia tutto, i materiali sono di miglior qualità, (soft touch nella parte alta, ma non nelle portiere, e non male nemmeno quelli “bassi”), lo schermo del sistema infotainment “galleggia” sulla plancia come va di moda oggi. Di sicuro la Juke lascia trasparire qualità, tanto che sembra appartenere a un segmento superiore.  E c’è spazio, più spazio di prima, soprattutto nei posti posteriori, meglio accessibili che in passato e meglio gestibili una volta a bordo con uno spazio adeguato anche per le ginocchia. Insomma il primo impatto mostra un’altra Juke.

UNO SOLO PUÒ BASTARE

Nissan Juke 2020 arancione in movimentoL’unico motore disponibile è il 1.0 tre cilindri benzina sovralimentato da 117 cavalli, ben inserito nel cofano della nuova SUV Nissan, non tanto per le prestazioni (adeguate ma non esaltanti) quanto per la totale assenza di vibrazioni e l’insonorizzazione perfetta. Devi veramente allungare l’orecchio (e spegnere la radio) per comprendere che li davanti sta lavorando un motore tre cilindri. In questo caso il lavoro è stato encomiabile.

TRE PISTONI TRANQUILLI

Rapportato bene, e dotato di una buona spinta (soprattutto se si utilizza la mappatura sport), il 1.0 Nissan si difende bene nella vita di tutti i giorni mostrando elasticità e offrendo piacere di guida. Non chiedetegli però la guida sportiva perché non vi soddisferà. Meglio in ripresa che allungo, meglio nella guida in supplesse che in quella ad alti regimi. Ma, in realtà, è tutta la macchina a essere più “rilassata”. Se la vecchia Juke aveva un indole vivace e una certa reattività questa nonostante le ruotone da 19 pollici e pur sfoggiando uno sterzo preciso (degno di una Juke) nel rispondere ai comandi appare più morbida in tutte le manifestazioni, con un rollio più accentuato che in passato.

PASSO LUNGO GUIDA DISTESA

Nissan Juke 2020 vista cruscotto con ADASIl passo lungo più lungo non si nasconde, ecco perché la Juke ha reazioni più smorzate e confortevoli che in passato. In più aggiunge il propilot che funziona molto bene, sia a livello di Brake Assist sia e soprattutto di Lane Keeping Center, sistema che Nissan ha studiato bene e che opera interventi molto delicati per farvi rientrare in traiettoria, senza muovere troppo lo sterzo. La vita a bordo quindi non è affatto male, mettete solo in conto qualche fruscio aerodinamico a livello degli specchietti quando si superano i 120 all’ora. Per il resto nulla da ridire. Tra cambio automatico e manuale la scelta è quasi scontata, anche perché l’automatico (in realtà doppia frizione 7 rapporti) funziona alla grande e incrementa la presenza degli ADAS al cruise control adattivo con funzione Stop&Go, una gran comodità nel traffico.

 

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