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SUV ibridi, quando (e quanto) convengono davvero

Al volante della Toyota RAV4 Hybrid per capire pro e contro di una tipologia di auto sempre più diffusa

BLOCCHI DEL TRAFFICO: PER GLI ALTRI, ALMENO PER ORA

Torniamo un attimo alla città. Alle nostre città, nello specifico, e alla “schizofrenia” che spesso determina le scelte delle amministrazioni locali quando si tratta di bloccare le auto per ridurre l’inquinamento dell’aria. Provvedimenti dagli effetti a dir poco marginali, che però, demagogicamente, continuano a essere adottati. Beh, queste misure restrittive, spesso (ma non sempre: a Milano, per esempio, le domeniche a piedi coinvolgono anche le auto ibride), dispensano i proprietari di macchine ibride. Un bel vantaggio, com’è facile intuire, per chi proprio non può o non vuole rinunciare all’auto.Senza contare che in alcune zone ad accesso limitato (si prenda, ancora a Milano, l’Area C), le ibride non pagano il ticket d’ingresso. Detto questo, non si può tenere conto di un fattore molto importante: i listini si stanno riempiendo di modelli omologati come ibridi (mild, full o plug-in), che vanno per la maggiore soprattutto in città. Non ci sarebbe da stupirsi, dunque, se nel giro di qualche anno, qualche sindaco dovesse decidere di limitare i privilegi di tale tipologia di veicoli.

 

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