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SUV ibridi, quando (e quanto) convengono davvero

Al volante della Toyota RAV4 Hybrid per capire pro e contro di una tipologia di auto sempre più diffusa

IN CITTÀ

La tecnologia ibrida, che basa la propria efficienza sul recupero dell’energia, dà il meglio di sé in città. O comunque in tutti quei contesti di guida in cui sono frequenti i cambi di ritmo. In decelerazione e frenata (meglio se “lunga”; in altre parole, sono da evitare i rallentamenti all’ultimo), infatti, la parte elettrica trasforma l’energia cinetica in energia elettrica, che viene stoccata nell’apposita batteria.Questa energia viene poi restituita in accelerazione, “sgravando” il compito del motore a benzina proprio nelle fasi più critiche, quella in cui consuma più carburante. Per venire alla RAV4, pensate: nonostante la mole (stiamo parlando di un SUV lungo 4,6 metri e pesante 1.655 kg), in città abbiamo registrato una percorrenza media di 18,3 km/l. Difficile, anche per il SUV turbodiesel più efficiente, raggiungere lo stesso risultato. Il tutto, con la certezza di poter contare su accelerazioni e riprese sempre brillanti. Per concludere, sì senza se e senza ma allo Sport Utility ibrido, se lo si utilizzerà soprattutto in città.

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