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Mazda MX-30, batterie piccole e autonomia “limitata” sono la scelta migliore? Il test

Davvero la batteria piccola, leggera e poco costosa offre i vantaggi promessi dalla Casa giapponese? La risposta in questa prova

“Autonomia da record? No, grazie. Prestazioni da dragster? Non fanno per noi. Se elettrica e sostenibile dev’essere, 400, 500, 600 cv e una coppia da trattore agricolo non hanno senso. Perché ok che le emissioni allo scarico sono a zero, ma è anche vero che “sparare” da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi un oggetto di oltre 2 tonnellate di peso richiede una quantità di energia con cui si potrebbe alimentare un intero quartiere di Manhattan, nel periodo natalizio, per un giorno intero. Se poi si tiene conto che la maggior parte delle persone percorre molto meno di 100 km al giorno, perché portarsi in giro un pacco batterie che pesa – da solo – come una citycar?”

Non sappiamo se la conversazione fra i manager di Mazda sia andata esattamente così, anche perché a Red nessuno parla fluentemente il giapponese, ma il risultato, cioè la MX-30, lo fa pensare. 

Qualità a prima vista

Mai una nota stonata

Sfruttamento dello spazio: bravi ai giapponesi

Non tutto è come promesso

In 40 minuti, batteria al 100%. Per quasi 200 km di autonomia vera

È l’elettrico di Mazda l’elettrico migliore?

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