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Eccellenze italiane: Michele Alboreto e il sogno – realizzato – di Le Mans

Alcuni anni dopo aver sfiorato il Mondiale di F1 con la Ferrari, si riscatta in terra francese

AUTOMOBILI CHE PASSIONE

Michele Alboreto si conferma uomo “normale” (nell’accezione positiva di questa aggettivo) anche e soprattutto nei panni di tester d’eccezione per le riviste specializzate. Un pilota titolare in uno dei team più prestigiosi al mondo (Audi), uno che ha quasi vinto un Mondiale di Formula 1, non ha certo bisogno di provare le auto di serie per divertirsi. Ma quando sei un appassionato, non importa cosa “ti tocca” guidare. Guidi e basta.Ecco perché Alboreto dice sì prima a Quattroruote e poi ad Auto Oggi (settimanale dedicato alle auto di serie, chiuso nel 2009) per dare il proprio parere tecnico su alcuni modelli di serie. Un lavoro che Alboreto svolge con umiltà e gentilezza nei confronti di quelli che – seppure alla lontana – hanno l’onore di sentirsi suoi colleghi. Nonostante i suoi numerosi impegni in giro per il mondo, per effettuare testi privati o per correre, appena può risponde al telefono per chiarire i dubbi del giornalista. Il tutto, senza mai sottrarsi a qualche chiacchiera da vero appassionato su automobili del presente e del passato.

  1. Il trionfo a Le Mans
  2. Il pilota “della porta accanto”
  3. La passione per le automobili prima di tutto
  4. Arrivare in Formula 1 grazie ai risultati. E basta
  5. Velocità e tecnica
  6. Qualsiasi auto, basta gareggiare
  7. L’ultimo giro
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