Mettiamolo subito in chiaro: se siete timidi il Ford Explorer non fa per voi. Anche se a mio parere è meno cafone di certe sue omologhe e quell’aria più alla mano fa sì che lo si viva in modo più “brado”. Strapazzandolo, sporcandolo, caricandolo e trattandolo quasi con noncuranza.
Una dote che apprezzo molto in un’auto. Un mezzo di cui non voglio essere succube ma che continuo a considerare alla stregua di un elettrodomestico (o poco più) che deve fare tutto quanto la sua brochure promette e, possibilmente, avere una certa gradevolezza d’aspetto.
BORN IN THE USA
La nuova versione (uscita nel 2019) è la sesta serie di un modello che occupa un posto di primo piano nella storia di Ford. Erede di un altro mito – il Bronco – l’Explorer, nonostante le dimensioni strabordanti (oltre cinque metri di lunghezza e due di larghezza), appartiene alla famiglia dei mid-SUV di Ford, un passo sotto l’esagerato Expedition. Ma negli Usa si sa che gli spazi sono ben diversi rispetto all’Europa, e ciò che per loro è mid-size per noi diventa maxi. difatti è quasi un miracolo che l’Explorer abbia attraversato l’Oceano, anche se in versione ibrida plug-in.
Tipica da mercato americano, dimensioni a parte, è la configurazione a sette posti con i due sedili della terza fila reclinabili a scomparsa, azionati da un comando elettrico. Chi ha deciso di avere una famiglia più contenuta e fa quindi a meno di questi ultimi può contare su spazio in abbondanza per passeggeri e bagagli. Se poi si viaggia solo in due, abbattendo anche i sedili della seconda fila il volume a disposizione si fa fatica a occuparlo tutto.
Per mettersi l’Explorer in garage, sempre che sia abbastanza largo da accoglierlo, occorrono 81.000 euro. Una somma che confina il maxi SUV Ford nel segmento delle auto da ricchi, anche se a differenza delle concorrenti teutoniche non c’è praticamente lista degli optional perché sono già tutti a bordo, compreso un impianto stereo B&O da 1.000 Watt. Si va dal tetto panoramico apribile alla selleria in pelle, al volante e ai sedili aerati e riscaldabili (anche quelli della seconda fila), al portellone ad azionamento automatico, alla telecamera a 360° con split-view (utilissima nelle manovre) e a una pletora di ADAS che copre ogni ambito della sicurezza e della praticità…