Il caso delle auto elettriche
Arriviamo ora al caso dei veicoli elettri ed ibridi. Questi moderni propulsori – qui la guida completa alla diverse tipologie di motori elettrici e al loro funzionamento – hanno il vantaggio essere reversibili ovvero di poter funzionare sia da motore (utilizzando energia elettrica per produrre movimento) sia da generatore (utilizzando il movimento per produrre elettricità) senza particolari modifiche meccaniche, come il caso della valvola di scarico dei camion Diesel.
Frenare con un motore elettrico permette di utilizzare la batteria come “serbatoio” in cui scaricare l’energia prodotta; per questo motivo la frenata rigenerativa viene anche definita come “recupero energetico”. Questa condizione può essere ulteriormente accentuata grazie all’utilizzo della modalità “B” (brake) in grado di simulare un rapporto di trasmissione basso, equivalentemente all’incremento di giri di un motore termico. Nel caso in cui la batteria sia completamente carica l’elettricità in eccesso viene trasferita in un’apposita resistenza in grado dissipare correttamente l’energia.
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Lo stato dell’arte dell’elettronica di controllo della trazione elettrica permette, inoltre, di massimizzare l’effetto frenante e rigenerativo del motore elettrico. Ne sono un esempio tecnologie come l’e-pedal (BMW, per esempio) che, al rilascio dell’acceleratore, è in grado di frenare la vettura con una forza tale per cui, per oltre il 90% delle situazioni di guida quotidiana, l’impianto frenante non viene nemmeno chiamato in causa. Con tutti i vantaggi sia in termini di efficienza, sia di (non) usura di dischi e pastiglie.