Ci sono modelli che in un certo senso superano, per notorietà, il marchio che portano sul cofano. E’ il caso per esempio della Sportage, almeno in Italia, dove è presente dal 1993 e, in 26 anni, non ha fatto che raccogliere grandi successi. Un copione che, si augurano in Kia, si possa replicare con la XCeed, variante a carrozzeria alta – ma non troppo, sia chiaro – della Ceed. Un crossover che si posiziona un gradino sotto appunto la Sportage e uno sopra la Stonic.
Questione di taglia
Sì, avete capito bene: la Kia XCeed, lunga 4,39 metri (6 cm in meno della Sportage), è la rivale designata della Fiat 500X, in Italia, e di Nissan Qashqai e Volkswagen T-Roc in Europa, solo per citare i modelli di maggior successo. L’altezza? 1,49 metri. Per capirci, la Ceed hatchback, cioè la due volumi, misura 4,31 metri in lunghezza e 1,45 in altezza; la Ceed station wagon 4,61 e 1,47 metri rispettivamente. E visto che siamo in tema di numeri, ecco quelli del bagagliaio: 426 litri è la capacità dichiarata in configurazione 5 posti, che diventano 1.378 abbattendo gli schienali posteriori, frazionabili nelle porzioni 40:20:40.
Al posto giusto, forse un po’ tardi
Insomma, siamo nel cuore del segmento C. Una fascia di mercato all’interno della quale, negli ultimi anni, queste auto dalla carrozzeria rialzata (definite SUV o crossover in base alle voglie del marketing) recitano un ruolo da vere protagoniste. Uno spazio che Kia ha tardato un po’ a presidiare, ma ora lo fa con un prodotto davvero all’altezza.
UVO, e sei subito connesso
A qualsiasi livello, uno degli aspetti fondamentali per un’auto moderna è la sua dotazione tecnologica: XCeed offre UVO Connect, che connette i passeggeri al mondo mediante i servizi Kia Live e, come interfaccia, sfrutta un display LCD TFT da 10,25 pollici (opzionale). UVO, grazie alla scheda SIM dedicata, fornisce aggiornamenti su traffico, meteo, punti di interesse, disponibilità di parcheggi (compresi – dove il servizio è disponibile – prezzo, posizione e disponibilità) e tanto altro. Non mancano ovviamente le piattaforma Android Auto e Apple CarPlay per far dialogare al meglio il proprio smartphone con l’auto. Non manca infine la strumentazione Supervision, vale a dire un display da 12,3 pollici (1920×720 pixel di risoluzione) che rimpiazza i tradizionali quadranti a lancetta.
Motori solo turbo
Capitolo motori. Partendo da quelli a benzina, la base è il 1.000 a iniezione diretta T-GDi da 120 cv e 172 Nm di coppia. Salendo, c’è il 4 cilindri T-GDi da 1,4 litri e 140 cv, 242 Nm di coppia fra 1.500 e 3.200 giri. Tutte le motorizzazioni a benzina (incluso l’1.6 T-GDi da 204 cv che equipaggia le versioni GT), sono dotate di un filtro antiparticolato. Di serie è prevista una trasmissione c’è manuale a 6 marce, disponibile a richiesta il cambio DTC automatico a doppia frizione e 7 rapporti. Diesel? Certo che sì: 1.6 CRDi disponibile sia nella versione da 115 CV, sia in quella da 136. Con l’esclusione della motorizzazione 1.0 T-GDi, tutti i modelli possono essere equipaggiati con cambio manuale a 6 marce o con la trasmissione automatica a doppia frizione e 7 rapporti. In tutti i casi il sistema Stop & Go è sempre di serie.
Sicurezza fuori discussione
Molto lungo, come si conviene a un’auto che vuole competere ai massimi livelli, la dotazione di sistemi di assistenza alla guida. Fra gli alti, cruise control adattivo con Stop & Go, telecamere per l’angolo cieco, frenata automatica d’emergenza con rilevamento pedoni, riconoscimento dei cartelli di limite velocità e Lane Following Assist (LFA). In pratica, attraverso una serie di sensori, il sistema è in grado di gestire gas, freni e sterzo per rendere possibili i cambi di corsia in totale sicurezza e la guida nel traffico più fluida. Infine, ancora da definire i prezzi, ma indicativamente dovrebbero essere attorno ai 24Inserisci il titolo qui..000 euro per la versione d’attacco.