Il vulcanico Elon Musk ce l’ha fatta ancora una volta: alle 4.00 italiane (le 20.00 californiane) ha svelato al mondo la sua nuova SUV elettrica, la Tesla Model Y, che arriverà da noi non prima del 2021. Con la Model 3 che sta arrivando in questi giorni in Italia potrebbe sembrare un passo più lungo della gamba, ma l’estroso manager americano sembra ancora sapere il fatto suo. Anche per quanto riguarda i nomi.
“S3XY” A 7 POSTI
Già, perché se si considerano le già commercializzate Model S, 3 e X, l’acronimo dell’intera gamma Tesla si legge proprio così: S3XY. Anche se, a guardarla, quest’ultima Y, di sexy nella linea c’è pochino. Molto probabilmente, interesseranno di più ai clienti i 7 posti, optional, conditi con misure che, seppur non ufficiali, dovrebbero aggirarsi intorno ai 4 metri e mezzo (almeno) di lunghezza. Ah, e niente portiere ad apertura verticale, appannaggio della X. Gli interni? Plancia essenziale, schermone centrale: nulla di nuovo rispetto alla Model 3.
QUATTRO VERSIONI
Ci si consola con il powertrain, perché la Tesla Model Y sarà disponibile in quattro “tagli”: Standard Range, Long Range, Dual Motor AWD e Performance. La prima di queste, la “base”, arriverà da noi solo nel 2021 ad un prezzo che non dovrebbe essere troppo superiore ai 40.000 euro, con due sole ruote motrici posteriori, 370 km di autonomia e circa 6 secondi per lo “0-100”. La Long Range, invece, è la prima Model Y ad arrivare sul mercato, forte di 480 km di autonomia e della trazione integrale (0-100 in poco più di 5,5 secondi).
AL TOP LA PERFORMANCE
Salendo nella gamma della Model Y si trova poi la Dual Motor, venduta a 51.000 dollari negli USA. La trazione è sempre integrale, mentre l’autonomia dichiarata raggiunge i 450 km, con uno 0-60 mph di 4,8 secondi. Al di sopra di lei solo la Performance, capace di accelerare da 0 a 96 mph in soli 3,5 secondi e di raggiungere i 450 km con un “pieno”. Per averla – solo dall’autunno 2019 – ci vogliono però oltre 60.000 dollari negli USA.