Una volta saliti a bordo
Le abbiamo viste da lontano, da vicino, abbiamo toccato con mano superfici e notato ogni singolo riflesso al variare della luce; non rimane che salire a bordo. A livello di qualità percepita Golf vince su ID.3 interpretando a modo suo quello che Volkswagen ha pensato per modelli come Passat o come i cugini di Audi hanno fatto con A4. Senza considerare esclusivamente allestimenti top di gamma, Golf 8 offre molto anche per comfort e tecnologia.
La ID.3 è meno raffinata in termini di qualità percepita (per lo standard delle plastiche, soprattutto) ma a livello tecnologico non ha nulla da invidiare a Golf. Anzi, lo stato dell’arte per quanto riguarda infotainment ed assistenza alla guida è solitamente riservato, oltre che alle ammiraglie, ai modelli 100% elettrici. A livello di abitabilità, la già citata meccanica ridotta negli ingombri ha reso ID.3 più spaziosa di Golf.
Portaoggetti ovunque, tunnel centrale estremamente capiente e bagagliaio sorprendentemente in linea con la concorrente a combustione: 385 – 1267 contro i 381 – 1.237 litri di Golf. Il merito di questa efficienza è dato dal fatto che Volkswagen ID.3 è stata costruita sulla piattaforma MEB dedicata ai veicoli elettrici: un grande vantaggio rispetto alle piattaforme tradizionali adattate in seguito alla produzione di auto a batteria, caratteristica che porta nell’immediato ad un migliore sfruttamento degli spazi. Anche qui è difficile scegliere: non sarà certo la seduta posteriore rialzata di ID.3 a fare la differenza.