
Milano AutoClassica 2015: ritorna la kermesse dell’auto classica
Milano AutoClassica arriva alla quarta edizione con la consapevolezza di essere un importante punto di riferimento per il settore delle auto d’epoca.
Milano AutoClassica arriva alla quarta edizione con la consapevolezza di essere un importante punto di riferimento per il settore delle auto d’epoca.
Dalla partnership tra Peugeot e la Casa motociclistica Bimota nasce una one off su base RCZ R. Il 1.6 turbo passa da 270 a 304 cv grazie allo scarico racing e al filtro dell’aria conico.
L’ibrida tedesca, proposta in versione sia berlina sia wagon, può contare su 279 cv e una percorrenza di quasi 50 km/l. La presenza delle batterie, ricaricabili in un’ora e 45 minuti, comporta una riduzione della capacità di carico.
Ha la polivalenza nel sangue: grazie all’altezza da terra di 22 cm, alle 4WD e ai sistemi d’assistenza alla guida, off road è più performante della media delle SUV. Brillante su strada, vanta una dotazione di sicurezza raffinata.
Svelato il nome della prima SUV Bentley. Adotterà, almeno inizialmente, il maestoso W12 6.0 biturbo a iniezione diretta di benzina di derivazione Audi? Prezzo non inferiore a 180.000 euro.
L’edizione limitata a 50 esemplari della supercar inglese celebra il ventennale della vittoria della mitica F1 GTR alla 24Ore di Le Mans. Al kit aerodinamico dedicato si abbinano interni specifici. Invariata la meccanica.
L’alleanza tra General Motors e il Gruppo PSA porterà alla nascita nel 2016 della crossover erede di Opel Antara, Peugeot 3008 e Citroën C4 Aircross. Attesa anche una monovolume compatta.
Deriva dalla versione racing R Cup con la quale condivide motore, telaio, sospensioni e kit aerodinamico. Grazie al 1.8 supercharged Toyota da 220 cv, scatta da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi.
La city car a cinque porte tedesca pensiona l’Agila e promette un prezzo d’attacco inferiore a 10.000 euro. Nonostante dimensioni contenute vanta una buona capacità di carico. Dotazioni da vettura di categoria superiore.
Audi vorrebbe adottare le sigle Q2 e Q4 per le proprie SUV, ma Fiat, che ne detiene da anni i diritti, non acconsente. Scontro frontale o trattativa in vista?