Kawasaki Z1000R
La naked “maschia” di Kawasaki (ricordiamo l’assenza, voluta, di elettronica di controllo) promette di alzare ancora di più il livello di testosterone grazie all’adozione di componenti di pregio rispetto alla versione standard. Il motore sfrutta mappature dedicate per migliorare l’erogazione, ma eroga pur sempre 142 cv a 10.000 giri e 111 Nm. Ma è la ciclistica a fare la differenza rispetto alla Z1000 “vulgaris”. Ohlins firma il monoammortizzatore, regolabile nel precarico per mezzo di un pratico pomello e azionato da un leveraggio specifico per la R, mentre la forcella riceve una taratura ad hoc. Inediti i freni: l’impianto anteriore (dischi da 310 mm e pinze radiali M50 affiancati da tubi in treccia metallica) è opera, infatti, di Brembo. Il peso non è tra i suoi punti forti: 221 kg in ordine di marcia.