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Prova Alfa Romeo Stelvio 2020 Non solo bella guida

Benvenuti a bordo. Sì, a bordo di un abitacolo studiato per viziarvi più di prima e per sistemare qualche punto debole. La Stelvio non ha perso quanto di buono aveva (la guida) e ha guadagnato punti la dove era debole. Ora ha qualche carta in più da giocarsi

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Possiamo dire che è uno dei SUV che si guida meglio in assoluto, un riferimento sul mercato in questo segmento e non solo. La piattaforma “Giorgio” (che non a caso sarà utilizzata anche per il nuovo SUV Maserati) è un piccolo gioiello di meccanica capace di rendere un SUV come la Stelvio morbido, confortevole ma allo stesso tempo tremendamente efficace e piacevole da guidare. Tutto vero. Ma a volte non basta.

IL NUOVO È DENTRO

Sì, è proprio vero. Spesso la meccanica eccellente e la guida raffinata e gustosa non possono essere sufficienti per convincere un automobilista  di oggi all’acquisto di un’auto. Perché, se fosse così, probabilmente si venderebbero solo Giulia e Stelvio. Diciamo che quella è una buona, anzi ottima, base di partenza Ma poi serve anche altro ecco perché Stelvio 2020 cambia soprattutto all’Interno dell’abitacolo.

MANTENERE E MIGLIORARE

Per fortuna in Alfa non hanno toccato niente della guida della Stelvio perché altrimenti sarebbe stato più facile rovinare quello che è un equilibrio perfetto piuttosto che migliorarlo. Anche se qualcosina allo sterzo è stato fatto per eliminare il piccolo salto in manovra che era stato segnalato agli ingegneri. Gli uomini del biscione hanno invece voluto migliorare e che oggettivamente andava migliorato è quello che chiunque entra in abitacolo si trova davanti agli occhi. Quello che puoi vedere, che puoi toccare anche quando entri in auto in uno Show Room. In termini tecnici questa cosa si chiama “contact feeling”. Perché ci si abitua a tutto, ma il primo contatto è quello che lascia il segno.

BELL’AMBIENTINO

E quello, va detto, è migliorato. I materiali sono (a mio parere) validi, belli alla vista, piacevoli al tatto (almeno quelli “alti” scendendo qualche plastica rigida spunta, ma ormai questo è un po’ un male comune), il design della plancia è invariato, ed è migliorata parecchio l’insonorizzazione. Restano insomma intatti gli stilemi tutte le Alfa Romeo: i due elementi circolari analogici -che devo dire a me piacciono- e resta anche il volante a tre razze con le grosse palette che comandano il cambio. Volante che però è stato leggermente ridisegnato per ospitare i nuovi comandi ADAS attivabili al volo dalla razza di sinistra. A cambiare è anche il display centrale digitale che ospita ora tutte le indicazioni degli ausili alla guida, giunti al livello 2 e con cui la Stelvio si uniforma a quello che offrono le migliori sul mercato.

ADAS DI LIVELLO 2

Per chiarire: il Cruise control adattivo si sdoppia in Traffic Jam Assist (da zero a 65 km/h, gestisce anche soste e ripartenze) e in Highway assist  (oltre i 65 km/h, con funzione di cruise control adattivo), il Blind Spot assist ora non si limita a indicarti l’arrivo di una vettura alle spalle, ma “suggerisce” applicando coppia al volante anche le manovre da effettuare. Infine il Lane Assist ora è di tipo attivo e mantiene in autonomia l’auto in corsia. Il rilevatore di stanchezza del conducente, poi non utilizza la telecamera ma i movimenti del volante e lo stile di guida per consigliarti di fare una sosta.

ORA ANCHE TOUCH

A cambiare è anche il display centrale da 8,8 pollici che sfrutta al massimo l’area disponibile, è compatibile con Android Auto e Apple Car Play, e ora si può comandare in due modi: o con la manopola centrale oppure con i comandi touch. La logica di funzionamento è quella di uno smartphone con i widget personalizzabili e spostabili con un semplice drag & drop. Quindi molto più intuitiva rispetto a quella precedente ed è migliorata anche la risoluzione anche se onestamente non siamo ancora a livello delle migliori, soprattutto per quel che riguarda la retrocamera.

TUNNEL NUOVO

Alfa Romeo ha quindi ascoltato tutte le critiche e le indicazioni di chi la Stelvio l’ha guidata. Ed è intervenuta nel merito. Tanto è vero che è stato ridisegnato completamente il tunnel centrale che ora offre più spazi per ospitare piccoli oggetti come chiavi o cellulare che trova posto sotto al bracciolo in uno slot dotato di sistema di ricarica wireless.

NOVITÀ IN GAMMA: TI E VELOCE

Tra le altre novità vanno segnalate l’arrivo in gamma delle versioni TI (ritorno della sigla Turismo Internazionale) e Veloce che fanno il debutto nella famiglia Stelvio completandola verso l’alto con le motorizzazioni più potenti (280 cv Benzina e 190/210 cv per il Diesel) allestimenti esclusivi per gli interni. La Veloce ha anche un parafango posteriore differente, passaruota e minigonne in tinta.

UN MONDO DI COLORI

Anche a livello di colorazioni in Alfa si sono dati parecchio da fare dividendo le verniciature disponibili in “temi”: Competizione Metal, Solid e Old Timer che credo parlino da soli.

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