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Non sono molti i marchi che possono tuffarsi in un glorioso passato e riemergere con ispirazione per il presente e il futuro. Benelli sì e lo ha fatto più volte. L’ultima, dopo il progetto Leoncino, è con la nuova Imperiale, che reinterpreta un fortunato modello Benelli MotoBi degli Anni 60.
UNA NUOVA FAMIGLIA DI MOTO CLASSICHE
Imperiale non è una motocicletta, è un progetto che parte da questa moto compatta che rientra nella lista delle moto per patentati A2 portando un punto di vista differente in questo segmento. Nel senso che la 400 che abbiamo provato è la capostipite di una famiglia destinata a crescere sia in motorizzazioni, sia in modelli e declinazioni. Proprio come accaduto con il Leoncino, questo progetto darà vita a una linea mancante, quella delle Classiche vintage, che amplierà la base dei potenziali clienti del marchio con la testa a Pesaro e i capitali in Cina.
VINTAGE NEL VESTITO E ANCHE SOTTO
Nella progettazione della Imperiale è stato deciso di mantenere una impostazione marcatamente legata al passato non solo per quanto riguarda il look, ma anche per quanto riguarda il motore. Intendiamoci, non nel senso di ricorrere a una unità superata, ma di riprendere un’architettura tipica degli anni in cui l’Imperiale calcava le strade e svilupparla in chiave moderna. Ecco dunque il perché del monocilindrico ad aria, 2 valvole, con singolo asse a camme in testa (SOHC), con camera di combustione emisferica a doppia accensione e doppio bilanciere, “double rocker”, come era denominato ai tempi. Il risultato è un motore dall’aspetto molto pulito e capace di offrire ottime prestazioni in fatto di consumi. Fra l’altro, è pronto per l’evoluzione da Euro 4 a Euro 5.
TELAIO E CICLISTICA
Un classicone anche il telaio, doppia culla in tubi e piastre di acciaio con forcellone oscillante e due ammortizzatori regolabili nel precarico delle molle. La forcella è naturalmente di tipo tradizionale, con steli da 41 mm di diametro ed escursione di 121 mm (55 mm sono quelli della sospensione posteriore). Un richiamo al passato anche i cerchi a raggi, con ruota da 19″ all’anteriore. Il cavalletto centrale, così come i telaietti laterali per le borse, fanno parte della dotazione di serie, bella idea…
MENO DI 4.000 EURO
La nuova Imperiale costa 3.990 euro, una cifra interessante perché si riferisce a un prodotto ben fatto, con un marchio importante e che mantiene tutto ciò che promette. Per la cronaca, la Royal Enfield Bullet, unica vera alternativa (seppur con cilindrata e prestazioni superiori) per gli amanti del genere, ha un listino superiore di 1.000 euro.Peccato però che i colori in gamma siano solo nero e grigio: va bene che si tratta di una moto classica, però senza nulla togliere a Henry Ford, un po’ di colore aiuterebbe ad avvicinare anche i giovani. Sia quelli all’anagrafe sia quelli solo “dentro”.