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Prova BMW S 1000 XR Scontro fra titani

In sella alla nuova edizione della Sport Touring BMW per scoprire prestazioni monstre, condite in salsa comfort. Ecco la nuova S 1000 XR, la turistica con tanta voglia di bella guida

RIDE

BMW S 1000 XR: velocità superiore ai 200 km/h. Con quest’ultima indicazione si chiude il comunicato stampa della nuova Sport Tourer della Casa tedesca, che per chi non ne fosse a conoscenza, ha portato sul ring delle prestazioni la Ducati Multistrada creando uno dei più emozionanti e aspri combattimenti di classe. https://youtu.be/6uQ_FLRu7SoSì, perché, che lo vogliate o no, la nuova BMW S 1000 XR è riuscita a dare un’ulteriore spinta ad un settore dominato dalla moto bolognese spingendo non solo sulle prestazioni pure ma anche sul piacere di guida. Sorrido quindi pensando a quel > 200 km/h che, volendo, e avendo le giuste strade si possono raggiungere “tirando” una terza e di marce ce ne sono ancora tre.Prima di entrare nel vivo della prova vi invito a scoprire tutte le novità della nuova BMW S 1000 XR presentata nell’autunno 2019 in compagnia di F 900 XR e F 900 R equipaggiate di motore bicilindrico parallelo.

NON SOLO POTENZA

Di certo l’introduzione del nuovo motore derivato dalla sorella S 1000 RR, anche se privo di fasatura variabile ShiftCam, ha contribuito a rendere la XR una di quelle moto che stuzzicano i palati fini. A conquistare quando ci si mette al manubrio è, prima di tutto, l’equilibrio raggiunto oggi tra ciclistica ed elettronica che non premia più solo il lato prettamente sportivo come accadeva sul precedente modello.

DIETA FERREA

Ritrovo nella posizione in sella lo spirito della vecchia S 1000 XR; il vantaggio è che ora pesa meno e di questo te ne accorgi nelle manovre pre-partenza e percorrendo già i primi metri a bassa velocità. È l’aspetto dinamico a rimarcare lo spirito con cui è stata rinnovata la “millona” con il manubrio alto. Le ruote pesano meno 2 kg che equivalgono a quel pizzico di maneggevolezza in più nei cambi di direzione, già favoriti dal baricentro alto del quattro cilindri, e da una riduzione generale del peso di circa 10 chili. La S 1000 XR ferma ora la bilancia a 226 kg a secco.

QUANTE NOVITÀ

È il caso di rimarcare quanto questo modello sia caro a BMW ed è per questo che tutti i cambiamenti sono orientati verso un miglioramento della guida e del comfort per poter sfruttare al meglio le prestazioni “atomiche” del quattro cilindri in linea. Le variazioni più evidenti riguardano la nuova avancorsa che si riduce a 116 millimetri per avere un avantreno più svelto compensato dall’interasse aumentato a 1.552 millimetri per aver maggior stabilità e un comportamento meno nervoso e più stabile a qualsiasi velocità.

AGGRESSIVA CON IL SORRISO

La posizione in sella dimostra come tutto sia pensato per il piacere di guida. Apprezzo la scelta del manubrio leggermente più stretto ma, sfido chiunque ad accorgersi dei 30 mm in meno di prima. Segnalo con piacere che è la posizione di guida a guadagnare punti preziosi con il busto più avanzato, lo spazio tra sella e serbatoio più smussato per favorire anche l’appoggio stabile a terra di entrambi i piedi. Il tutto viaggiando ben protetti dal parabrezza regolabile che funziona a dovere a qualsiasi altezza lo si posizioni.

TI TRAVOLGE

La S 1000 XR è una moto che ti rimane addosso anche dopo diversi anni. Ho ben chiare le sensazioni che ho provato in occasione di un long test di circa 800 km percorsi in un solo giorno, un viaggio che ancora oggi ricordo con grande emozione. Anche la nuova generazione riesce a toccare le corde giuste, perché ha nel motore – pazzesco – e nella capacità di mettere a terra i cavalli e dominarli tra le curve la sua dote migliore. Non è una moto facile, non è una moto per tutti. Ha un carattere forte e come tale deve essere trattato. In cambio regala un’esperienza di guida travolgente e sempre al limite del codice stradale.

CUORE MALLEABILE

165 cavalli sapienti. Nascono racing ma, grazie alla gestione elettronica, riescono a stupire in ogni condizione di guida: elastici da sesta marcia a 50 km/h in un centro urbano, aggressivi al punto giusto in un pezzo guidato, confortevoli con passo da turista percorrendo autostrade a velocità costante, delicati sull’asfalto bagnato in caso di pioggia. Del resto, il quattro cilindri dispone di 80 Nm di coppia già a 3.000 giri e sorpassa i 110 Nm a 8.000 numeri che raccontano chiaramente quanto possa essere elastico o performante. Sta tutto nelle mani di chi stringe il manubrio che ritrova, anche se leggermente ridotte, le vibrazioni: ce n’erano tante in passato, va un po’ meglio adesso ma sono una presenza impossibile da annullare.

TECNOLOGIA TEDESCA

Sospensioni semi attive e cambio assistito in entrambe le direzioni completano un quadro che lascia poco spazio a interpretazioni. Forcella e monoammortizzatore equipaggiati di regolazioni Dynamic ESA Pro – optional – reagiscono con prontezza ad ogni variazione dell’asfalto mantenendo di fatto l’assetto neutro in accelerazione e frenata. La condizione che preferisco è quella più decisa con il motore in Sport e le sospensioni regolate in Dynamic Pro, settaggio che valorizza lo spirito con il quale è stata concepita anche questa seconda generazione di S 1000 XR. L’avantreno ha bisogno di sostegno quando lo si carica con decisione frenando con forza o entrando decisi in curva. La risposta dell’impianto frenante con dischi da 320 mm è secca e decisa, genera una rapido trasferimento di carico e il conseguente alleggerimento della ruota posteriore che però non perde mai la linea e il contatto con l’asfalto grazie al proverbiale intervento dell’ABS che annulla ogni perdita di aderenza anche nelle rapide scalate.

XR TUTTOFARE

L’introduzione della sorella bicilindrica F 900 XR potrebbe far pensare che alla 1000 la “piccola XR” qualche unità nelle vendite possa rosicchiare. Credo proprio di no. Con tutto il rispetto questa XR fa proprio un altro mestiere e lo fa molto bene. Ha nel DNA un equilibrio dinamico superiore rispetto alla media aiutato da un motore che rimane ancora oggi una sorpresa ogni volta che si gira il gas. Il tutto ad un prezzo di partenza di 17.600 euro chiavi in mano a cui vanno aggiunte le sospensioni Dynamic ESA Pro – 300 euro – il cambio elettroassistito Pro – 350 euro  – e non ultime le manopole riscaldabili a 250 euro.

 

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