VELOCITÀ E TECNICA
Il salto in F.1 avviene con la Tyrrel nel 1981, a Imola. Rimane con la scuderia inglese fino alla fine del 1983. Nonostante una competitività discreta dell’auto, la capacità di Alboreto nella messa a punto – e un’aggressività di cui non lo avresti mai detto capace, fuori dalla macchina – lo porta a risultati insperati: due vittorie fino alla fine del 1983. Nel 1984, un’altra svolta: Enzo Ferrari in persona lo vuole. La 126 C4, la monoposto del Cavallino per il 1984, va forte solo su alcune piste e ha un’affidabilità precaria.Eccoci dunque al 1985, l’anno della grande occasione per Alboreto. Il sogno di un italiano Campione del Mondo al volante di una Ferrari è a un passo dal realizzarsi. La prima parte della stagione va infatti per il meglio e Michele Alboreto è in testa al campionato. Non accadeva a un italiano dal 1958.Peccato però, come scritto in apertura, che per la seconda parte della stagione in Ferrari decidano di cambiare la turbina. Il risultato sono cinque ritiri in altrettanti GP. E il mondiale lo vince Alain Prost su McLaren. Polemiche? Zero. Nel 1985 Alboreto vince la sua ultima gara, nonostante la sua carriera in F1 continui addirittura fino al 1994.