Il piacere di guida
Nel frattempo i primi 250 chilometri sono andati e torno subito alla Kuga full hybrid. Beh non posso non iniziare dal piacere di guida. So benissimo che il padre di famiglia, cioè la tipologia di cliente più tipica per un’auto come questa, difficilmente andrà a caccia di curve, ma il feeling che regala quest’auto e la sua agilità nel misto sorprendono. Non è questa una novità per Ford, che da sempre cura tantissimo la messa a punto di sterzo e assetto, ma anche con l’aggravio di peso del sistema ibrido devo dire che le sensazioni sono molto piacevoli.
Insomma, un luogo comune relativo ai SUV è già stato smontato. La Kuga non solo è appagante da guidare – per essere un Sport Utility – ma lo è in senso assoluto. Più di molte berline e station wagon. Il bello è che questo non inficia il comfort, anzi: l’assorbimento delle sospensioni è a dir poco esemplare e se è vero che la Kuga non è un’auto morbida nel senso più stretto del termine, è vero anche che quando si mette la ruota in una buca, oppure si passa sul pavé, non c’è traccia di rimbalzo, di scossone o di vibrazione.