C’erano una volta le monovolume
Negli anni ’90 andavano veramente molto: stiamo parlando delle monovolume. Abbondanti nelle dimensioni interne, soprattutto in relazione a quelle esterne, il classico vano posteriore ed il cofano motore corto lasciavano spazio ad abitabilità e versatilità. Anche se le origini sono associate, come spesso accade, ad un modello italiano – Fiat 600 Multipla, da non confondere con la storica Multipla del 1998 – per analizzare la fine dei monovolume abbiamo scelto due auto tutto sommato moderne.
Più compatte rispetto alle prime monovolume anni ’90, Ford B-Max e C-Max non hanno avuto una lunga vita rispetto alla – più abbondante – sorella Galaxy, attualmente in produzione. Con l’obiettivo di classificarsi a metà tra le familiari e le monovolume vere e proprie, la Casa dell’ovale blu è riuscita a sfornare due MPV (Multi Purpose Vehicle) nate sotto la stella di Ford S-Max – eletta Auto dell’anno nel 2007. Tuttavia, a partire dal 2019 Ford ha annunciato la fine di questa produzione a causa della perdita di interesse da parte del mercato, orientato verso i SUV (o crossover che dir si voglia); nel caso di Ford, in particolare, parliamo di Kuga e della più recente Puma.
Sparite anche quelle di piccola taglia
Tra le monovolume non potevamo non ricordare le nostrane Fiat Idea – commercializzata dal 2003 al 2012 – e la sorella Lancia Musa, entrambe prodotte nello stabilimento Fiat Mirafiori. Da non dimenticare i marchi francesi, che si distinguevano con Renault Modus e la più compatta Peugeot 1007, anch’esse non più sul mercato.