Waymo: Google si affida a Toyota, FCA e Jaguar Land Rover
Dopo neanche un anno dall’avvio della produzione di Tesla, nel 2009 Google inizia a sviluppare la sua guida autonoma. Proprio come il team di informatici ed ingegneri messo in campo da Elon Musk, “big G” ha potuto fare affidamento su partner di livello come SAIL (Stanford Artificial Intelligence Laboratory), con i quali ha sviluppato numerose tecnologie, poi sfociate nei servizi che tutt’oggi utilizziamo, come Google Street View. Google ha inoltre instaurato una partnership con Toyota e la sua Prius: un’auto i cui sistemi, secondo uno dei fondatori del progetto, erano relativamente facili da studiare e modificare.
Tanti anni di test e prove fino al 2016, anno in cui il progetto automotive viene rinominato Waymo (“a new way forward in mobility”): quella che oggi è una divisione del gruppo Alphabet. Da quel momento Google si affida a noti brand automotive come FCA e Jaguar Land Rover per testare ed applicare le proprie tecnologie; come aveva fatto con Toyota anni prima.
Partnership sicuramente a doppio senso i cui obiettivi finali sono molteplici. Ad oggi, Google ha ufficializzato Waymo come parte di Alphabet, ha introdotto una nuova unità (Waymo Via) dedicata ai veicoli commerciali ed espanso la propria collaborazione con FCA annunciando lo sviluppo della guida autonoma di livello 4 per veicoli come Ram ProMaster (la versione americana del Fiat Ducato).
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