Metà prova: tempo di “bilanci” sull’accoglienza a bordo
500 km… E niente. L’i-Cockpit non riesce a conquistarmi fino in fondo. Lo guardo e penso che sì, fa sembrare “vecchie” tutte le altre auto; che il volantino piccolo e la plancia, con il suo mix di touch e di fisico, sia il top dal punto di vista della qualità percepita e, soprattutto, reale. Poi mi siedo, mi regolo la posizione di guida con il sedile in basso, a una distanza che mi permetta di avere il polso sulla corona del volante e poi metto più in alto che posso il piantone. E non vedo nulla della strumentazione. Certo, basta abbassare un po’ il volante, ma mi ritrovo in una posizione non del tutto ergonomica. Ci si fa l’abitudine, questo è ovvio, ma questo è un altro discorso.
In compenso, nulla da dire sui posti dietro. Non solo c’è tanto spazio, ma nonostante le forme molto aggressive della 2008, la visibilità è abbastanza buona. Per chi guida, certo, ma anche per chi viaggia dietro… E chi ha dei bambini lo sa: se non vedono fuori dal finestrino – come accade con alcuni SUV e SUV coupé della concorrenza – si fanno sentire così tanto che vi viene voglia di cambiare macchina.
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