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Il lancio di ogni 911 è un avvenimento epocale, quasi come la nomina di un nuovo Papa. E allora sarete contenti di sapere che la Porsche 911 serie 992, ottava generazione della sportiva più famosa di Zuffenhausen, è più grande, più comoda, più veloce e consuma anche meno rispetto al passato. Ma sarà ancora divertente da guidare?
CERTEZZE E NOVITA’
SENSAZIONI E NON SOLO
Non è tanto una questione di numeri, o almeno non solo. Si potrebbe disquisire per ore sulle nuove eppure sempre uguali forme della carrozzeria, sull’aumento delle carreggiate (+4,6 cm davanti e +3,9 dietro), o sui cerchi, ora da 20″ davanti e da 21″ dietro. Ma anche sulle sospensioni regolabili PASM, ampiamente riviste, sullo sterzo, più diretto fino all’11% e sull’impianto frenante, che ora beneficia di un pedale in composito, più leggero e preciso. Mettetela come volete, sta di fatto che, alla fine, si tratta di un mix di sensazioni che rendono ogni 911… Una 911. Per dire, il sedile è magnificamente basso e contenitivo, la visibilità ottima, la corona del volante ha il giusto diametro. Da sempre.
TEMPI MODERNI
Se la plancia riprende lo sviluppo orizzontale che ha sempre contraddistinto la 911 pre-996, dietro il volante debutta una strumentazione mista. Personalmente adoro la vecchia grafica degli strumenti analogici Porsche, ma poiché ogni 911 è figlia del suo tempo ecco comparire due schermi che completano il quadro – in parte coperti dalla corona del volante, a dir la verità – oltre al gigantesco touch da 10,9 pollici a centro plancia, molto veloce e con mappe Google. Se è vero che tutto ciò fa molto Macan (o Panamera, Cayenne… scegliete voi) i progettisti hanno saputo trovare la continuità con il passato grazie al contagiri, stoicamente analogico e naturalmente davanti agli occhi. Finalmente, è arrivato il momento di accendere il motore.