Jeep resiste in Europa
Con un calo di oltre il 20% in termini di immatricolazioni, le vendite di autoveicoli in Europa nel 2020 hanno registrato uno dei peggiori anni di sempre. Tra i marchi che hanno superato meglio l’anno orribile c’è sicuramente Jeep. Ad 80 anni dalla nascita, la storica Casa Americana continua a macinare vendite con cinque modelli presenti in gamma – oltre a Compass, Wrangler, Renegade, Cherokee e Grand Cherokee.
Nuova Compass, basata sullo stesso pianale della già citata Renegade, affronta un mercato che apprezza molto le strategie adottate dal gruppo: design moderno ma inconfondibilmente Jeep, ultime tecnologie e, alla fine, capacità offroad sempre Jeep (ok, non da Wrangler ma nemmeno da SUV a trazione anteriore tutti città e assetti sportivi).
Jeep soffre meno degli altri
In un mercato – quello europeo – calato di quasi un quarto in termini di immatricolazioni, Jeep ha accusato il colpo, come tutti, riprendendosi però già dai primi mesi del 2021. Se a dicembre 2020 Jeep vendeva il 25% di auto in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente – in linea con le perdite generali – con gennaio e febbraio Jeep è riuscita a tamponare il periodo negativo con un -11,2 % (gennaio 20-21) ed un -7,3% (febbraio 20-21). Per fare un paragone, negli stessi mesi Stellantis si attesta, rispettivamente, a -26,1% e -23,8%, valori in linea con le vendite dei grandi gruppi automotive.
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