Hyundai presenta la nuova i10. Il lancio è in programma al Salone di Francoforte, ma foto e informazioni sono già state diffuse. Si tratta della terza generazione di un’auto che si misura in un segmento particolarmente difficile, soprattutto in un mercato come il nostro in cui le “indigene” Fiat Panda e 500 e Lancia Ypsilon la fanno da padrone. Mercato che però, nei prossimi anni, potrebbe cambiare molto e nel prossimo paragrafo vediamo in che modo. Detto questo, le credenziali della coreana sono fortissime, a partire dalla qualità e dalla sicurezza, senza dimenticare connettività, design e abitabilità. Ma andiamo con ordine.
Le rivali potrebbero essere sempre meno nel corso degli anni
La prima a lasciare più “respiro” alla coreana sarà Ford, che – ormai è praticamente ufficiale – non rinnoverà la Ka+. Altre voci danno anche i Gruppi PSA e Volkswagen ormai certi di interrompere la commercializzazione delle rispettive citycar. Citroen C1 e Peugeot 108 (nel progetto allargato che coinvolge anche Toyota con l’Aygo, i giapponesi paiono intenzionati a proseguire) per il primo, Seat Mii, Skoda Citigo e Volkswagen up! per il secondo. Anzi, PSA ha già messo la parola fine anche a Opel Karl e Adam, le citycar “figlie” degli anni della Casa tedesca (ora sotto controllo francese) con General Motors. Tra i motivi del fuggi fuggi generale, la necessità di adeguare le auto alle sempre più stringenti normative per la sicurezza e per l’inquinamento. Si tratta di dotarle di dispositivi tecnologici complessi e costosi, che andrebbero a comprimere i margini di guadagno già risicati in questa fascia di mercato, quando non a farli virare in negativo.
Le “superstiti”
Sul mercato rimarrebbero così solo i giapponesi: la già citata Toyota, ma anche gli specialisti di Suzuki, con Ignis e Celerio, il Gruppo coreano Hyundai-Kia con i10 e Picanto, oltre ovviamente a Fiat. A proposito di quest’ultima, già molto vi abbiamo detto della Centoventi, deputata a raccogliere il testimone dalla Panda, virando però sull’elettrico e su un progetto modulare.
Questione di taglie
Torniamo ora alla nuova i10 e iniziamo dalle misure: la lunghezza si conferma a quota 3,67 metri e il passo a 2,42. Aumentano di 2 cm altezza e larghezza, pari rispettivamente a 1,68 e 1,52 metri. A detta di Hyundai migliora lo spazio per chi viaggia dietro, mentre la capacità di carico è invariata: 252 litri. Il tutto, racchiuso in un design rivisitato soprattutto nel frontale, dove spiccano i nuovi fari e l’ampia calandra, che ingloba le luci diurne.
Più connessa
Grandi passi avanti sono stati fatti dentro. Innanzitutto, il design della plancia è da “grande”, con lo schermo da 8” del sistema di infotainment che domina la scena e dà accesso alle piattaforme Android Auto e Apple CarPlay. Grazie a Bluelink è inoltre possibile ottenere gli aggiornamenti in tempo reale su traffico, meteo e presenza di stazioni di servizio nelle vicinanze. Sfruttando inoltre l’app dedicata è possibile controllare alcune funzioni a distanza, come per esempio il climatizzatore o la chiusura delle portiere.
Tre cilindri per tutte
Il motore previsto per la nuova i10 è uno soltanto: si tratta del 1.000 cc a 3 cilindri, accreditato di una una potenza di 67 CV e di 96 Nm di coppia. Di serie è previsto un cambio manuale a cinque marce; a richiesta un robotizzato sempre a cinque marce. In un secondo momento, arriverà anche una variante a GPL, sempre sulla base del piccolo tre cilindri. Quasi certo anche l’arrivo di una versione più potente di questo motore.
Ti assiste in ogni manovra
Piccola sì, ma non nelle dotazioni di sicurezza: c’è il sistema di frenata automatica di emergenza con riconoscimento pedoni, c’è il mantenimento attivo della corsia, il sistema di rilevamento dei limiti di velocità e quello del livello di stanchezza del conducente.