Audi SQ2, il test su stradaBaricentro rialzato e piacere di guida, com’è facile intuire, sono in netta contraddizione. Eppure, di SUV sportive ce ne sono sempre di più, a tutti i livelli. Il Gruppo Volkswagen, forte di un numero di marchi tendente all’infinito, li copre tutti: al vertice c’è la Lamborghini Urus, alla base l’Audi SQ2. In attesa di provare la SUV del Toro, ecco il test di quella dei Quattro Anelli, spinta dallo stesso motore, fra le altre, dell’Audi S3 e della Volkswagen Golf GTI.
300 cv e trazione integrale
Sotto al cofano c’è dunque il noto 4 cilindri 2 litri sovralimentato e a iniezione diretta capace di 300 cv e 400 Nm di coppia disponibili fra 2.000 e 5.200 giri. Dal punto di vista estetico, invece, il kit esclusivo, comprensivo tra le altre cose della calandra ottagonale, fa aumentare la lunghezza dell’auto di 2 centimetri rispetto al resto della gamma Q2, raggiungendo così i 4,21 metri. Dietro, la SQ2 si distingue invece in virtù del nuovo alettone integrato nella parte superiore del lunotto e dell’estrattore aerodinamico incorniciato dai quattro terminali di scarico. Ecco punti di forza e di debolezza della tedesca, immortalati con lo smartphone Samsung Galaxy A50, dotato di tre fotocamere posteriori, capaci di adattarsi a ogni condizione esterna.