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Auto cinesi in Europa: quelle che già ci sono e quelle in arrivo

Il mercato europeo non è ancora pronto ma le auto cinesi hanno già iniziato ad affermarsi. Ecco i principali modelli, presenti e in arrivo.

Aiways U5

Distribuita in Italia dal Gruppo Koelliker, Aiways (azienda fondata Fu Qiang, ex n°1 delle vendite in Cina del marchio Volvo…) U5 rappresenta una tra le più interessanti novità del mercato cinese: un SUV elettrico da 204 CV e 410 km di autonomia, compatibile con le colonnine a ricarica rapida e dotato di un sistema infotainment che non ha nulla da invidiare alla concorrenza. Prezzo di partenza: 42.750 €. Per completezza, sottolineo che il Gruppo Koelliker, già importatore di marchi quali Mitsubishi e SsangYong, offre una garanzia di 5 anni o 150.000 km con assistenza stradale.

Aiways U5 - statica tre quarti frontale in ricarica

Baic BJ40

Un po’ Wrangler, un po’ Compass. Baic BJ40 è un fuoristrada presentato al Salone di Pechino nel 2010, ridisegnato nel 2019, che si ispira ai più celebri modelli del brand statunitense Jeep. Pochi orpelli estetici e tanta sostanza: non manca la trazione integrale, cambio automatico, una buona altezza da terra e un motore che, a seguito del restyling, si spinge fino a 217 CV di potenza a 320 Nm di coppia. Baic BJ40, proposta a passo lungo, corto e in versione pick-up, non è disponibile sul mercato italiano. Il costo d’acquisto non è noto ma una stima sulla base delle caratteristiche note porta a un prezzo di circa 30.000 €.

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BYD Tang EV600

L’importatore per l’Europa, in questo caso per la Norvegia, è Rsa. I primi esemplari di Byd Tang sono già stati consegnati a metà di quest’anno. Con un prezzo di listino di circa 60.000 euro, questo SUV elettrico da oltre 500 km di autonomia si appresta a invadere il ricco – in termini di budget – mercato automotive del Nord Europa. Il design è piacevole, filante e imponente, specialmente all’anteriore. Non mancano cerchi di grandi dimensioni e un passo abbondante supportato da sbalzi – apparentemente – ridotti. La Norvegia rappresenta un banco prova per Byd e non passerà molto tempo prima di vedere questo marchio cinese puntare a mercati ben più importanti come quello tedesco o italiano.

suv elettrico cinese byd_tang_ev600

Baojun RS7

Baojun RS7 – ammiraglia della Casa cinese – è il risultato della collaborazione tra General Motors e SAIC, uno dei più grandi gruppi automotive cinese, che gestisce anche MG. Questo SUV sette posti, dalle linee molto europee, sfoggia dettagli estetici non banali e originali pur proponendosi come alternativa economica agli attuali SUV sette posti presenti sul mercato. Sotto al cofano un 1.5 quattro cilindri turbo-benzina da 175 CV abbinato a cambio automatico e trazione posteriore. Ancora nessuna informazione per quanto riguarda il prezzo d’acquisto.

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Changan CS85

Al posteriore ricorda veramente tanto BMW, all’anteriore un po’ un Outlander della Mitsubishi, vista di tre quarti la silhouette non è lontana dalle forme di una Renault Arkana. Complessivamente piacevole al primo colpo d’occhio, Changan CS85 sembra aver preso molto – troppo – spunto dai citati modelli europei e giapponesi. Ad alimentare questo elegante SUV troviamo due motorizzazioni: 2.0 turbo-benzina da 233 CV e 360 N/m di coppia (cambio automatica a 8 rapporti) e  1.5 da 178 CV, sempre con cambio automatico. Con un prezzo di listino che si aggira intorno ai 20.000 euro, questo SUV coupé si pone con forza sul mercato: Chang’an Motors fa ormai parte dei cinque più grandi produttori automobilistici cinesi, le cosiddette “cinque sorelle”.

Changan-CS85-anteriore

Geely Xingyue L

Imponente ma non troppo, Geely Xingyue L rappresenta l’ultima arrivata di Casa Geely. Le dimensioni non sono lontane da una Kia Sorento e il design ricorda molto Volvo – di cui Geely è proprietaria. Xingyue L è, infatti, sviluppata sulla stessa piattaforma CMA condivisa con Volvo (da cui deriva il propulsore 2.0 TD con potenze fino a 238 CV e 350 Nm di coppia) e Polestar. L’estetica squadrata si abbina bene al passo di ben 2,8 metri, unitamente alla tecnologia LED e una certa cura aerodinamica, nonostante le forme squadrate.

Geely Xingyue L

Great Wall Ora Cat

Great Wall è uno dei pochi marchi cinesi a commercializzare veicoli in Italia, anche se limitatamente a pickup e veicoli commerciali. Il marchio Ora rappresenta invece il brand di Great Wall dedicato ai veicoli 100% elettrici e la Cat è il primo dei modelli in arrivo. Sulla stessa lunghezza d’onda di Nissan Leaf o Volkswagen ID.3, Ora Cat arriverà in Europa nei primi mesi del 2022. Anche per lei diversi incroci di stile: le dimensioni sono quelle della già citata ID.3, la fanaleria anteriore richiama in modo evidente lo stile di Porsche mentre la silhouette è particolarmente vicina alle forme di una Opel Adam. Con un’autonomia dichiarata compresa tra 300 e 400 km – in base all’allestimento scelto – Ora Cat si propone con un prezzo di listino di circa 30.000 € e una tecnologia che non ha nulla da invidiare, in termini di infotainment ed elettrificazione – ai più blasonati modelli europei.

Great Wall Ora Cat

Hongqi E-HS9

Difficilmente non si può non pensare ad una Rolls Royce. Questo bestione dalla calandra verticale a 12 feritoie ricorda in tutto e per tutto le lussuose ammiraglie inglesi. Il prezzo? Circa 100.000 euro per la variante da 328 CV. Certo, per avere una Cullinan il prezzo di partenza è di ben 351.00 €, nulla a che vedere con la Hongqi E-HS9, ma il primo impatto non può che essere quello di un mezzo lussuoso, imponente e prestante. Quello che non ci si aspetta è la tipologia di alimentazione: 100% elettrica.

Hongqi-E-HS9_frontale

Jac E10X

Non solo SUV esagerati e ammiraglie di rappresentanza: il mercato cinese è ricco di compatte economiche, a trazione elettrica. Jac E10 X è una di queste vetture. Al di fuori dal mercato cinese è attualmente proposta solo per il mercato messicano dove la richiesta di auto economiche adatte alla transizione elettrica è sicuramente più alta rispetto ai paesi europei. Per quanto riguarda le prestazioni, la batteria da 30,2 kWh – qui la guida definitiva al kilowattora – garantisce 360 km di autonomia mentre il propulsore è rappresentato da un motore elettrico da 60 CV e 111 N/m di coppia. Prezzo di partenza: 17.000 euro.

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Lynk & Co 01

Sempre di proprietà di Geely, Lynk & Co si propone come marchio innovativo, già presente in Europa e in Italia, in grado di sfruttare il know-how di Volvo – tra cui la piattaforma CMA su cui è sviluppata la XC40 – per proporre vetture più a buon mercato rispetto alla voluminosa Geely Xingyue. Disponibile sia full-hybrid (35.000 €) sia plug-in (40.700 €), Link & Co 01 si propone come alternativa ai SUV coupé europei con un tocco di stile che ricorda, a tratti, modelli coreani come Hyundai.

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MG ZS EV e Marvel R Electric

Rinnovata di recente, MG ZS EV si propone come un SUV elettrico compatto a fianco del più abbondante Marvel R Electric. Entrambi i modelli sono disponibili su mercato italiano ed europeo assieme alle relative varianti termiche. Un po’ come è accaduto per Volvo nel 2010, MG (Morris Garages) è nata come casa inglese ed è finita nelle mani di SAIC nel 2007 quando la produzione è stata spostata in Cina.

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La ZS EV, proposta a partire da 34.350 €, ha un’autonomia complessiva di 440 km con motorizzazioni che non eccedono in potenza (la variante più potente ha circa 176 CV) pur mantenendo alti valori di coppia, tipici della trazione elettrica. Stesso target di prezzo per la Marvel R Electric la quale raggiunge i 288 CV a fronte 402 km di autonomia complessiva. Degno di nota il sistema di connettività proprietario MG iSmart.

Nio ET5, ET7, ES8

Con un prezzo di partenza di circa 45.000 euro, Nio ET5 si propone come l’anti-Tesla cinese grazie a un’autonomia dichiarata di 1.000 km. Questo dato non rispecchia i più severi standard europei come WLTP e NEDC ma i 150 kWh della versione “Long Range” potrebbero non discostarsi troppo da questo valore, efficienza motoristica permettendo. A livello aerodinamico ci attestiamo su un Cx di 0,24 – per fare un paragone, Tesla Model 3 ha un Cx di 0,23 mentre l’ammiraglia elettrica Mercedes EQS 0,20). Nio ET5 arriverà in Europa nel corso del 2022 partendo da mercati dei paesi nordici, Germania compresa. Oltre alla ET5 arriveranno sul mercato anche la lussuosa berlina elettrica ET7 – 59.000 euro – e il SUV, sempre elettrico, ES8.

Nio ET5

Wey Coffee 01

Oltre ai veicoli commerciali e la compatta Ora Cat, Great Wall prova a scalare il mercato dei SUV europei con Wey Coffee 01. Questo SUV, disponibile esclusivamente con motorizzazione ibrida plug-in, sfoggia un’estetica pulita ed elegante – ricorda un po’ la DS7 – che non rinuncia ai muscoli grazie a dimensioni generose e dettagli come l’ampia calandra frontale e i cerchi da 21”. Sotto al cofano, a un 2.0 turbo-benzina da 204 CV affianca un propulsore elettrico da 184 posto sul retrotreno (autonomia elettrica 150 km). Complessivamente abbiamo ben 476 CV e 847 Nm di coppia. Ancora nessuna novità per quanto riguarda il prezzo.

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Xpeng P5, P7 e G3

Xpeng è una società abbastanza recente, fondata nel 2014 e il cui attuale presidente – e finanziatore iniziale – è un ex dirigente di Alibaba, tra i principali investitori della società insieme a Xiaomi. Dopo il lancio del SUV G3 nel 2018 e della berlina P7 nel 2019, Xpeng continua l’avanzata sul mercato proponendosi anche in Europa con una ricca dotazione tecnologica e un prezzo contenuto. A sfidare Tesla ci pensa anche la nuova arrivata di Casa Xpeng, la berlina elettrica P5. Con un listino prezzi compreso tra 20.000 e 30.000 euro, questo modello potrebbe stravolgere i gusti europei senza nulla da invidiare alle più costose elettriche occidentali.

Xpeng P5

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