BMW S 1000 RR M Package
La curiosità attorno alla BMW S1000RR era pari a quella che circonda l’arrivo della nuova stagione della serie preferita su Netflix. Dopo averla solo assaggiata al press test bagnato dell’Estoril, ne avevo intuito le potenzialità ed ero curioso di verificarle in condizioni ottimali. Il lavoro che BMW Motorrad ha messo in atto sulla sua supersportiva è stato tale che in comune con la precedente non c’è più nemmeno un bullone. A non cambiare è il DNA della moto. La S 1000 RR non è più il “divano racing”, come l’aveva definita Massimo Roccoli nella scorsa comparativa: si è compattata, è dimagrita, è estrema e ha un motore davvero convincente dal punto di vista sia della potenza massima (davvero al top soprattutto se pensiamo che è 1000 di cilindrata) sia dell’erogazione.E inoltre può contare su controlli elettronici di qualità molto migliorata. Non ha perso la capacità di portare subito il pilota al limite, in mezzo giro, aiutando tutti ad andare più forte, con semplicità. Velocissima nei cambi di direzione (soprattutto la versione M Package con cerchi in carbonio) se la gioca con Ducati e Honda quanto a reattività (solo un pelo inferiore), ma dalla sua ha una precisione di guida e una capacità nel chiudere le curve impressionante. Non solo in ingresso, una volta rilasciati i freni, ma anche in percorrenza e in accelerazione. È la moto che accorcia maggiormente il tempo tra quando rilasci il freno e prendi il mano il gas. E quando lo fai con la moto ancora inclinata invece di avere un naturale sottosterzo come le altre continua a chiudere la linea. E tu apri di più, di più…Anche al limite con la BMW resti padrone della situazione, hai sempre la moto perfettamente in mano. In percorrenza ha un avantreno spettacolare, che infonde una fiducia esagerata e un controllo del gas ottimo. Soprattutto se liberi il controllo di trazione, altrimenti è poco reattivo e il motore tende a ridare potenza un po’ bruscamente. Hai sempre la netta sensazione di poter fare quello che vuoi, di poterla mettere esattamente dove vuoi. Giro dopo giro. Impressionante come il tester più veloce abbia fatto due giri identici al millesimo e il secondo abbia avuto uno scarto di 52 millesimi. La parola d’ordine per BMW è “precisione” a cui si unisce “trazione”, visto la gomma posteriore sembra incollata all’asfalto. Non fatico a capire come mai Tom Sykes, nonostante un motore ancora non all’altezza degli altri, in Superbike riesca sempre ad essere tra i protagonisti durante la Superpole.
Miglior Tempo R1 | 1.29.669 |
Miglior Tempo R2 | 1.30.814 |
Tempo Medio R1+R2 | 1.30.241 |
Velocità Massima | 282 km/h |
Media Voti Tester | 8,18 |