Produrre SUV, a quanto pare, è un po’ come mangiare le ciliegie… una tira l’altra! Prova ne sono la Peugeot e la Renault, protagoniste della conversione in tal senso di gran parte della gamma. Si pensi in proposito alle monovolume del Leone 3008 e 5008 che, analogamente alla Espace, hanno approfittato del debutto delle nuove generazioni per diventate sport utility. Ora, però, anche l’Alfa Romeo sembra averci preso gusto. Dopo la Stelvio, la prima SUV della storia del Biscione, è all’orizzonte un nuovo modello, più compatto, destinato a sfidare vetture quali la BMW X1, la Mercedes-Benz GLA e l’Audi Q2/Q3.Una crossover dalla vocazione stradaleIl nuovo modello all terrain della Casa di Arese sarà una crossover dalla vocazione prevalentemente stradale e, sostanzialmente, riproporrà in piccolo i principi cardine del progetto Stelvio. Costituirà pertanto il terzo modello del rilancio del Biscione e avrà un ruolo commerciale determinante per le sorti dell’Alfa Romeo. Destinata a debuttare tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, potrebbe fare la propria comparsa in occasione del prossimo Salone di Francoforte, in programma dal 14 al 24 settembre, oppure – al più tardi – essere svelata negli States. In tal caso l’unveiling rispecchierebbe la strategia di lancio della Stelvio e vedrebbe negli appuntamenti invernali di Los Angeles e Detroit le occasioni più propizie.Sarà lunga circa 4,3 metriDiversamente dalla Giulia e della Stelvio, chiamate a presidiare “fette” di mercato stabili ma non in forte crescita, la nuova SUV di segmento C scenderebbe in lizza in un settore che sta dando grandi soddisfazioni ai costruttori. Sotto il profilo estetico, più che alle citate Giulia e Stelvio, dovrebbe avvicinarsi alla nuova generazione della Giulietta, mentre quanto a dimensioni, per restare sempre all’interno del Gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles), andrebbe ad allinearsi alle note Fiat 500X e Jeep Renegade. Si tratterà pertanto di un’auto lunga circa 4,3 metri, ma che con 500X e Renegade non avrebbe ulteriori punti di contatto. La piattaforma utilizzata, secondo rumors insistenti, sarebbe infatti un adattamento della Giorgio in uso a Giulia e Stelvio, quindi porterebbe in dote la trazione posteriore o integrale, dando vita a una soluzione modulare più corta rispetto all’esistente. Un pianale destinato ad affiancare il risultato di una scelta progettuale radicalmente opposta, quindi allungata rispetto alla base Giorgio, e dedicata alla futura Stelvio (o come si chiamerà) a sette posti.