fbpx

SUV e crossover compatti: ecco i migliori dopo l’arrivo di Skoda Karoq 2022 e Toyota Corolla Cross

I confini fra SUV e crossover sono sempre più incerti. Ecco i migliori modelli che soddisfano ogni gusto e desiderio.

Il fuoristradista

Si muove prevalentemente fuori città, alternando asfalto (tanto) e sterrato (poco), ma apprezzando costantemente il senso di libertà che una vettura all-terrain trasmette. Pur evitando percorsi estremi, non rinuncia a frequenti divagazioni fuoristrada. Ama le strade bianche, gli sterrati e in genere i percorsi immersi nella natura. Macina chilometri come noccioline, venera le 4WD e, al cospetto di strade tutte curve, non disdegna una condotta brillante. Adora la propria vettura. Ne va fiero. Indipendentemente dal giudizio estetico d’amici e famigliari.

Dacia Duster 

Dacia Duster 2018 gialla guadoHa fatto strada. Tanta strada e non sempre asfaltata. Nata “povera” nel 2010, in breve tempo è divenuta un fenomeno di mercato e di costume. La seconda generazione, del 2018, l’ha proiettata in una nuova dimensione. Se di low-cost ancora si può parlare, è questione solamente di prezzo. Immagine, dotazioni e motorizzazioni sono migliorate. Nettamente.

L’ESP è di serie, plancia e quadro strumenti hanno un layout moderno, il sistema di navigazione satellitare integrato è realtà così come i sensori posteriori, il cruise control e l’indicatore della temperatura esterna. Ciò che non cambia è il comportamento su asfalto, rilassato e votato al comfort. Tra i punti di forza, anche un’insospettabile efficacia in fuoristrada, favorita dalla prima marcia molto corta – quasi una ridotta – e dalla generosa escursione delle sospensioni.

Da non dimenticare la robustezza meccanica, invidiabile, cui contribuisce il collaudato 4 cilindri 1.5 td common rail di derivazione Renault. Questo motore è accreditato di 116 cv ed è offerto in abbinamento al cambio manuale a 6 marce. Recentemente è arrivato anche il 1.0 turbo 3 cilindri a benzina, che abbiamo provato.

Jeep Renegade 

Disponibile anche in versione Trailhawk, votata al fuoristrada, è tra le poche della categoria forti della disconnessione automatica dell’assale posteriore qualora non sia necessario l’apporto delle 4WD. Una soluzione condivisa con la sorella maggiore Cherokee, a tutto vantaggio dei consumi. Adotta la trazione integrale Active Drive Low con ripartizione variabile della coppia tra gli assali in funzione delle condizioni d’aderenza. Completano la dotazione le marce ridotte, il blocco del differenziale centrale e il sistema Select Terrain.

Grazie a quest’ultimo è possibile adattare erogazione e ripartizione della coppia, interventi dell’elettronica e logica di gestione del cambio automatico in funzione dei programmi di marcia Auto, Snow, Sand, Mud e Rock. Non mancano la limitazione della velocità in discesa, piastre sottoscocca, ganci traino e paraurti che garantiscono angoli di attacco, dosso e uscita pari rispettivamente a 30,5°, 25,7° e 34,3°. In arrivo anche la versione ibrida plug-in.

Ampia la gamma delle motorizzazioni dedicate alla Renegade, composta da due benzina (1.0 tre cilindri da 120 cv, 1.3 Turbo da 150 e 179 cv) e due td Multijet II (1.6 da 120 cv e 2.0 da 140 cv e 170 cv). La “nostra” Renegade 2.0 Mjet Trailhawk 4WD con trasmissione automatica a 9 rapporti ZF, costa 37.500 euro.

Suzuki Vitara 

Confortevole e appagante su asfalto, sebbene rinneghi il passato da 4×4 nuda e pura, è tra le SUV più efficaci fuoristrada grazie al sistema 4WD derivato dalla crossover S-Cross. Ha un carattere gentile, per nulla rude: ha abbandonato le ridotte e la taratura granitica delle sospensioni, strizzando l’occhio all’utilizzo su asfalto. Il comfort diviene così da primato per la categoria, al pari della trazione off-road supportata dal sistema AllGrip che permette di scegliere tra le modalità di marcia Auto, Sport, Snow/Mud e Lock. Quest’ultima è forte del blocco del rapporto di distribuzione dei kgm 50/50 tra avantreno e retrotreno.

A dotazioni ricche si affiancano finiture sensibilmente più curate che in passato. Formato famiglia la capacità di carico, che è  compresa tra 375 e 1.120 litri. I motori della Vitara sono due turbo a benzina (al tre cilindri 1.0 BoosterJet da 111 cv si affianca il quattro cilindri 1.4 da 140 cv), declinati anche nelle versioni trasformate a Gpl. Per tutti, prestazioni brillanti e consumi contenuti.

Ricca la dotazione, per tutte le versioni: i cerchi in lega di 17”, la radio con touch-screen di 7”, la retrocamera, i vetri posteriori scuri, il cruise control (con radar di distanza per la 4WD), l’accesso senza chiave e 7 airbag sono di serie anche nell’allestimento “base” V-Cool. Si parte dai 20.980 euro della 1.0 BoosterJet Cool 2WD per arrivare ai 28.890 euro della 1.4 BoosterJet Starview 4WD con cambio automatico a sei marce.

Articoli correlati
Mini Aceman - Asso di... elettroni
Patente internazionale, ecco perché farla e quanto costa. La Guida Completa
Volkswagen ID.CODE: il SUV elettrico si fa "umano"