Shelby 427 S/C Cobra – 1966
Una delle vetture più difficili da guidare della storia dell’automobilismo. Cattiva, violenta nelle reazioni, da gestire d’acceleratore piuttosto che di volante tanta era la propensione al sovrasterzo, la Shelby 427 S/C Cobra è una pietra miliare degli Anni ’60, ancora oggi rimpianta e imitata. Aveva doppio passaporto: fu infatti la creazione congiunta della factory inglese AC Cars – che produceva l’agile roadster Ace – e del designer, pilota e imprenditore americano Carroll Shelby, che ebbe l’intuizione di dotare la leggera vettura britannica dei possenti V8 Ford. I primi esemplari – nel 1962 – vennero equipaggiati con unità di 4,3 e 4,7 litri collocate anteriormente, ma successivamente entrarono in gioco i 431 cv erogati dal mastodontico V8 Ford Type 427 Side Oiler da 7,0 litri. Era un’auto prettamente da gara, presto convertita all’utilizzo stradale. Nacque così la versione S/C (Semi Competition): una delle supercar più estreme mai prodotte. Realizzata in soli 31 esemplari, scattava da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi e toccava i 262 km/h complici la trazione posteriore, la trasmissione manuale a 4 rapporti e il peso contenuto in 1.035 kg. Un mostro.