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Le auto più difficili da guidare al mondo

Dalla metà degli Anni ’60 ad oggi ha visto la luce un manipolo di vetture estreme, cattive, brutali e tremendamente performanti. Sogni, o incubi, a quattro ruote, ecco le auto più difficili da guidare al mondo

BMW 2002 Turbo – 1973

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Brutale e leggera (1.035 kg), faceva del sovrasterzo una religione. Reattiva, nervosa come nessun’altra al retrotreno tanto in rilascio quanto in accelerazione, complice l’assenza di qualsiasi controllo elettronico, era mossa da un 4 cilindri 2.0 a carburatori sovralimentato mediante turbocompressore. Un’unità in grado di sprigionare 170 cv, una potenza degna di nota per l’epoca, e di garantire uno 0-100 km/h in 7,0 secondi oltre a una velocità massima di 211 km/h. Al motore collocato anteriormente e alla trazione posteriore assistita da un differenziale autobloccante si accompagnavano sospensioni indipendenti, anteriori tipo McPherson e posteriori a triangoli sovrapposti, così come un cambio manuale a 4 rapporti dagli innesti ruvidi quanto la carta vetrata. Fu la prima vettura turbocompressa prodotta in grande serie da BMW e anticipò l’avvento della mitica M3.

Dodge Viper SRT10 ACR – 2011

Ferrari F40 – 1987

Fiat Uno Turbo i.e. – 1985

Honda S2000 – 2004

Porsche 911 GT2 (993) – 1995

Reliant Robin – 1973

Renault 5 Turbo – 1980

Renault Clio V6 – 2001

Shelby 427 S/C Cobra – 1966

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