L’alieno
Rivolge alla vettura lo stesso interesse che nutre per la lavatrice: l’apprezza quando funziona, spera consumi il meno possibile e carichi quanto una chiatta da fiume, ma è pronto a detestarla qualora porti in dote problemi di qualsivoglia genere. Il motore? Da qualche parte dovrebbe esserci… Detesta il benzinaio e non controlla mai la pressione dei pneumatici. Quando gli chiedono che modello d’auto possieda, va nel panico. È la vettura a prendersi cura di lui, non il contrario.
Ford Kuga 1.5 EcoBlue Titanium
Dobbiamo ancora provarla, ma il pianale in comune con la Focus è garanzia di un comportamento stradale tra i migliori in assoluto. Dentro, migliora parecchio la cura per la qualità, senza perdere nulla in termini di spazio. A proposito: il volume del bagagliaio può essere gestito a piacere facendo scorrere il divano in lunghezza. Una delle novità più interessanti della nuova generazione è l’arrivo della variante ibrida plug-in (da 38.250 a 42.000 euro, in base alle versioni). Questa versione accoppia un motore 2.5 a benzina e un elettrico, per un totale di 225 cv e 83,3 km/l di percorrenza media dichiarata, partendo da casa con le batterie piene e, ovviamente, fino a esaurimento della stessa. Successivamente, quando la Kuga inizia a funzionare come un’ibrida tradizionale, i consumi tornano a livelli decisamente più “normali”.
Gli altri motori disponibili sono il 1.500 EcoBoost, turbo a benzina da 150 cv, con prezzi a partire da 28.750 euro. A gasolio c’è invece una tripla possibilità. 1.5 da 120 cv (11,7 secondi per lo 0-100 km/h e 23,8 km/l), 2.0 da 190 cv (8,7 secondi e 16,9 km/l) e 2.0 mild hybrid (9,6 secondi e 20 km/l). In questo caso i prezzi partono, rispettivamente, da 29.750, 33.500 e 32.000 euro.
Honda HR-V
Honda HR-V è giunta alla terza generazione: un traguardo importante e atteso considerato che l’ultima serie (2013) ha subito solo un leggero restyling nel 2018. Tra i punti salienti di nuova HR-V, l’adozione di un’unica motorizzazione full hybrid “presa in prestito” dall’ultima di Honda Jazz e migliorata, un assetto più rigido – incentrato comunque sul comfort alla guida – e un look completamente stravolto. Le dimensioni? 4,34 metri di lunghezza (+5 cm), 1,79 di larghezza (+2 cm) e 1,85 di altezza.
Una volta saliti a bordo si apprezza subito l’abbondanza di spazio, in particolare quello per le gambe. Anche lo spazio per le ginocchia riservato ai passeggeri posteriori non manca, persino quando a bordo ci sono 4 persone alte più della media. L’attenzione al particolare è sottolineata dalla presenza di materiali soft-touch come quelli dedicati alle alette parasole; piccoli dettagli sinonimi di qualità. Le più semplici plastiche presenti nell’abitacolo non mi hanno trasmesso una sensazione di “economico”; considerazione supportata dall’alta qualità degli assemblaggi. Degno di nota lo studio dedicato al nuovo sistema di ventilazione con bocchette a “L” in grado di diffondere l’aria ai lati dell’abitacolo in modo più efficiente aumentando il comfort a bordo.
Per tutti gli altri dettagli potete leggere la nostra prova.
Kia Sportage
Kia, in Europa e in Italia, “significa” soprattutto Sportage: per unità vendute e per immagine. Questa auto, già nella prima metà degli anni Novanta, puntava su una formula che sarebbe poi diventata di grandissimo successo: SUV di medie dimensioni (per capirci: attorno ai 4,5 metri di lunghezza). Successo è la parola chiave di Sportage, su cui Kia ha deciso di puntare con ulteriore forza. Per la prima volta, infatti, con la nuova Kia Sportage è stata progettata e sviluppata una versione dedicata agli automobilisti europei. È quella che vedete in queste immagini (allestimento GT-Line) e – al di là dei gusti – una cosa è certa, oggettiva: ai coreani non è mancato il coraggio. Non si tratta comunque di una sorpresa, dopo quello che si era già visto con la versione americana, già presentata.
Per mettere in discussione il primato della Volkswagen Tiguan, comunque, il design non basta. Ecco dunque che la nuova Kia Sportage propone contenuti tecnici e tecnologici di altissimo livello che, in buona sostanza, non cambiano rispetto alla versione americana. Nell’abitacolo domina uno schermo curvo 100% digitale da 12″ che, insieme al display grande altrettanto che si trova dietro al volante, va a costituire l’interfaccia del sistema d’infotainment. Quanto alla meccanica le mappature Comfort, Eco e Sport per l’asfalto, più altre specifiche per il fuoristrada (Terrain Mode) consentono di plasmare le risposte di motore, cambio, controlli elettronici e telaio agli utilizzi più diversi.
I motori? Al 1,6 T-GDI quattro cilindri turbo benzina da 180 CV viene abbinato un motore elettrico da 90 CV supportato da una batteria da 13,9 kWh (per chi volesse approfondire le tematiche legate alle batterie, qui la guida completa al kWh). Potenza totale per il top di gamma: 265 CV con cambio automatico a 6 rapporti.
Sempre in abbinamento al 1.600 cm3, è disponibile un’ulteriore taglia di potenza per quanto riguarda il motore elettrico. Nello specifico parliamo di un’unità da 60 CV alimentata da 1,49 kWh di batteria (full-hybrid e 230 CV di potenza totale). Nuova Kia Sportage offre anche lo schema di funzionamento mild-hybrid in due livelli di potenza: 115 o 136 CV con cambio manuale 6 rapporti o automatico (robotizzato) 7 rapporti.
Renault Kadjar 1.5 Blue dCi
Crossover di medie dimensioni, è lunga 4,45 metri e forte di una capacità del bagagliaio di 472/1.478 litri. È proposta a trazione anteriore oppure con le 4WD; in quest’ultimo caso corredata dei programmi di marcia Auto, Lock (vale a dire il blocco della ripartizione della coppia tra avantreno e retrotreno) e 2WD. Dotata della più recente evoluzione del sistema multimediale R-Link, completo di GPS TomTom, schermo touchscreen da 7 pollici e gestione mediante comandi vocali di navigazione, radio, telefono e applicazioni, brilla per comfort e intuitività.
La gamma motori spazia dal 1.3 TCe (turbo a iniezione diretta della benzina) nelle due varianti da 140 cv e 159 cv, al 1.5 dCi (turbodiesel common rail) da 116 cv, per arrivare al 1.7 dCi da 150 cv, anche a trazione integrale. La crossover francese, in configurazione 2WD, scatta da 0 a 100 km/h in 10,4 secondi, tocca i 203 km/h e percorre mediamente 16,9 km/l. Al cambio manuale a 6 marce è possibile preferire la trasmissione a doppia frizione EDC. Prezzi da 21.350 euro (1.3 TCe 140 cv Life), mentre Kadjar 1.5 dCi 115 cv vede il listino prezzi partire da 26.950 euro (allestimento Sport Edition).
SUBARU XV
Un po’ berlina sportiveggiante rialzata, un po’ station wagon, un po’ crossover: complici l’altezza da terra di 22 cm, le 4WD e la generosa capacità di carico, la Subaru XV è un’auto dai mille volti. L’arrivo del nuovo modello nel 2018 ha portato in dote una linea più slanciata, la rivisitazione quasi totale del design ma, soprattutto una piattaforma del 70% più rigida, garanzia di prestazioni dinamiche ancora migliori. Niente diesel, invece. La nuova XV è disponibile solo con motore Boxer benzina da 1.6 litri da 114 cv, oppure 2.0, sempre boxer, ma con l’aggiunta di un modulo elettrico da 12,3 kW, alimentato da una batteria da 0,6 kWh di capacità.
Il marchio di fabbrica Subaru, vale a dire la trazione integrale permanente Symmetrical AWD, si avvale del sistema X-Mode per gestire la risposta del motore, dei freni e della trazione su fondi scivolosi. La funzione Torque Vectoring migliora invece la distribuzione della potenza fra le ruote. Quest’ultima è presente su tutte le motorizzazioni e, anzi, con la nuova XV Subaru ha spinto ulteriormente verso le capacità off-road, grazie anche all’altezza da terra di 22 cm. Per tutte le versioni di serie è previsto il sistema di sicurezza Eyesight con Pre-collision Braking System (la frenata automatica d’emergenza) e Lane Sway Warning (che avverte il guidatore per il cambio involontario di corsia). Quattro gli allestimenti e prezzo di ingresso posto a 23.500 euro.