5) Gumpert Apollo Sport – hot lap 7’11” – anno 2009
Nasceva in Germania – il costruttore è fallito – e adottava un propulsore di derivazione Audi; più precisamente un V8 (di 90°) di 4,2 litri con 5 valvole per cilindro sovralimentato mediante due turbocompressori, così da erogare 811 cv. Grazie anche a un cambio sequenziale a 6 rapporti, toccava i 360 km/h scattando da 0 a 100 km/h in meno di 3,0 secondi.
La trazione posteriore si avvaleva di un differenziale Torsen. La struttura tubolare in acciaio integrava una monoscocca in carbonio: una soluzione tutt’altro che comune che permetteva, complice la carrozzeria in fibre composite, di contenere il peso in 1.200 kg. Ampiamente regolabili, oltre alla taratura delle sospensioni KW, l’altezza da terra, l’inclinazione dell’alettone, il controllo della trazione e l’ABS. L’impianto frenante si avvaleva di dischi autoventilanti da 378 mm di diametro con pinze a 6 pistoncini. Costava 440.000 euro.
1) Radical SR8 LM – 6’48” – anno 2009
2) Radical SR8 – 6’55” – anno 2005
3) Porsche 918 Spyder – hot lap 6,57” – anno 2013
4) Nissan GT-R Nismo – hot lap 7’08” – anno 2015
6) Dodge Viper SRT10 ACR – hot lap 7’12” – anno 2011
7) Lexus LFA Nürburgring Package – hot lap 7’14” – anno 2011
8-9) Donkervoort D8 270 RS – hot lap 7’15” / 7’18” – anno 2006 / 2004