L’urbano
L’asperità più impegnativa è il marciapiede. Il guado più profondo? L’allagamento del sottopasso per il supermercato. Perennemente immerso nel traffico, l’urban driver si spegne e s’accende come un motore con lo Start&Stop. Il benzinaio è un nemico da evitare. L’auto ideale dovrebbe essere a fisarmonica. In che senso? Compatta come un francobollo quando una piazzola di sosta diviene rara come un’oasi nella Valle della Morte, ampia quanto un camper qualora si abbiano famiglia e bagagli al seguito. Le quattro ruote motrici sono utili come gli scarponi ramponabili a un party di Dolce&Gabbana. Irrinunciabile la posizione di guida rialzata, pena l’immediato divorzio.
Audi Q2
È la crossover entry level della gamma Audi. Finiture, dotazioni e abitabilità sono però degne dei modelli di categoria superiore. Forte di un peso contenuto e di un assetto poco cedevole, è agile e performante nei tratti più guidati. Il layout degli interni è affascinante, specie optando per le finiture giallo, arancio o rosso a contrasto. La capacità di carico è compresa tra 405 e 1.050 litri: non fa gridare al miracolo. L’altezza minima da terra di 15 cm la identifica come una vettura dalla vocazione 100% stradale.
La Audi Q2 è una crossover compatta, lunga 4,19 metri. Al 30 TDI da 115 cv (1,6 litri di cilindrata) si affiancano un più grintoso 35 TDI (2.0) da 150 cv e l’entry level 30 TFSI – tre cilindri turbo a iniezione diretta di benzina, 999 cc – da 116 cv. Il motore più equilibrato è però il 4 cilindri 35 TFSI (1.4), anch’esso turbo a iniezione diretta, da 150 cv e 250 Nm di coppia.
Un propulsore caratterizzato dalla gestione attiva dei cilindri. Ai carichi bassi e medi, quando vi è un fabbisogno di coppia compreso tra il 25% e il 35% del valore massimo, la tecnologia “cylinder on demand” (COD) disattiva 2 dei 4 cilindri. -Risultato: la Q2 di percorre mediamente 19,2 km/l. Scatta, complice il cambio a doppia frizione S tronic a 7 marce, da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi e pesa 1.280 kg. Prezzo di 31.000 euro.
BMW X1
La BMW X1, rivale diretta della Mercedes GLA, per il 2020 si appresta a diventare anche ibrida plug-in. Per chi però intende contenere la spesa (d’acquisto e di gestione) le varianti a trazione anteriore sDrive sono le migliori. Piacevole da guidare, scattante e veloce, oltre che ben vivibile, è proposta con tre motorizzazioni Euro 6. Un tre cilindri 1.5 12V turbo a iniezione diretta della benzina da 140 cv (denominata 18i). Sempre a 3 cilindri, un 1.5 turbodiesel da 116 cv (16d) quale alternativa al classico 4 cilindri 2.0 sempre a gasolio, negli step da 150, 190 e 231 cv (biturbo).
Motore della 18d è il 4 cilindri common rail 16V di 1.995 cc che, per un utilizzo prevalentemente urbano. La configurazione più congeniale all’utilizzatore descritto è quella da 150 cv, corredata della funzione Start&Stop e del recupero dell’energia nelle fasi di frenata. Garantisce uno scatto da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi a fronte di una percorrenza media di 24,4 km/l in abbinamento al cambio manuale a 6 rapporti. Optional a 2.150 euro la trasmissione automatica a 8 marce Steptronic, con convertitore di coppia. Per le 4WD è necessario spendere almeno 37.050 euro. Prezzi da 33.150 euro per la X1 16d sDrive, da 35.050 euro per la 18d sDrive.
BMW X2
La prima X2 della storia BMW è un’auto di rottura dal punto di vista del design. Il doppio rene rovesciato, i gruppi ottici e il badge BMW sul montante posteriore, in omaggio alla Coupè 3.0 CSL del 1973, sono tre ottimi esempi. Realizzata sulla piattaforma UKL a trazione anteriore (o integrale) comune a MINI e X1, porta la filosofia del numero pari (indicatore di sportività) di BMW all’interno del segmento dei crossover compatti.
Come per X4 e X6, BMW la definisce SAV (Sport Activity Vehicle). Effettivamete, la X2 assume i toni di un SUV Coupé. Alta da terra come una X1 (di cui è in grado di replicare le performance off-road) è però caratterizzata da una linea di cintura molto alta, vetratura compatta e un tetto spiovente che le regalano un atteggiamento da Coupè.
Assetto sostenuto, guida sportiva e motori brillanti rendono giustizia al numero pari, la X2 è un’auto convincente dal punto di vista della guidabilità. Non male comunque la fruizione degli spazi, di poco inferiori a quelli di X1. È proposta con il tre cilindri 1.5 12V turbo a iniezione diretta da 140 cv con trazione anteriore (sDrive 18i). Più “su”, ecco il classico quadricilindrico 2.0 td negli step da 150 (sDrive 18d), 190 (xDrive 20d) e 306 cv (xDriveM35i Steptronic); gli ultimi due con trazione integrale. Prezzi da 34.000 euro a 56.700 euro.
Citroën C3 Aircross
Derivata dalla berlina compatta C3, rispetto alla quale cresce di 15 cm in lunghezza e 17 cm in altezza, la Aircross “pensiona” la monovolume C3 Picasso che, quindi, non avrà un’erede diretta. Lunga 4,15 metri, la crossover francese si affida ad abbinamenti cromatici forti. Ecco dunque rivestimenti a contrasto delle cornici dei passaruota, slitte paracolpi e l’originale disposizione dei gruppi ottici anteriori su due livelli.
Simile tecnicamente alla Opel Crossland X, con la quale condivide il pianale, è proposta esclusivamente a trazione anteriore con tecnologia Grip Control. È quindi possibile scegliere tra 5 programmi di marcia (Standard, Neve, Fuoristrada, Sabbia ed ESP Off), che vedono l’elettronica adattare erogazione e interventi sui dischi freno in funzione del fondo affrontato, a tutto vantaggio della motricità.
La crossover del Double Chevron mutua gran parte dei propulsori dalla compatta dalla quale deriva. Chi preferisce la benzina può fare affidamento sul tricilindrico PureTech 1.2 turbo in configurazione da 110 o 130 cv. Amanti dei motori a gasolio? L’offerta è concentrata sul 4 cilindri 1.5 turbodiesel BlueHDi negli step da 102 o 120 cv.
Al classico cambio manuale è possibile preferire la trasmissione automatica EAT6 a 6 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia. Forte di un’altezza da terra di 17,5 cm, vede l’abitacolo fortemente caratterizzato dalla presenza dello schermo touchscreen da 7 pollici del sistema di entertainment. Ricca, anzi ricchissima la dotazione di sicurezza. Prezzi da 18.500 euro.
Fiat 500L
Assetto rialzato di 25 mm, protezioni sottoscocca, look off-road e controllo della trazione evoluto Traction+ trasformano la 500L in crossover. Con la “cugina” 500 condivide la linea del frontale ma cresce in lunghezza di circa 70 cm. Spaziosa e confortevole per cinque adulti, vanta una capacità di carico compresa tra 455 e 1.480 litri. È migliore dunque rispetto a quella di SUV ben più grandi. Il sistema Traction+ consiste sostanzialmente in un upgrade del controllo di trazione. Sfrutta gli interventi dell’impianto frenante per garantire il grip delle ruote motrici e mira a simulare l’operatività di un differenziale autobloccante. Non manca il limitatore della velocità in discesa.
L’allestimento Cross è disponibile in abbinamento al 1.4 benzina aspirato da 95 cv e ai diesel Multijet 1.3 16V da 95 cv e 1.6 16V da 120 cv. Quale motorizzazione scegliere? L’estetica aggressiva e le dimensioni suggeriscono di optare per il propulsore top di gamma. Si tratta, nel dettaglio, di un 4 cilindri in linea common rail di 1.598 cc forte di 8 iniezioni di carburante per ciclo.
Sovralimentato mediante turbocompressore a geometria variabile Honeywell, è capace di 120 cv a 3.750 giri e 320 Nm di coppia da 1.750 giri. Consente a 500L Cross di raggiungere, in abbinamento al cambio manuale a 6 rapporti, una velocità massima di 183 km/h scattando da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi e percorrendo mediamente 23,3 km/l. Prezzo di 25.350 euro (21.350 per la 1.4 a benzina).
Kia Stonic
Il nome, generato dalla fusione dei termini “speedy” (veloce) e “tonic” (tonico), lascia intuire una spiccata vocazione al dinamismo e alla sportività. La parte del leone, per i motori a benzina, è recitata dal moderno 3 cilindri 1.0 turbo a iniezione diretta da 120 cv. Per i Diesel, da tenere in considerazione il quadricilindrico 1.6 CRDi da 116 cv, cui si affianca un classico 1.4 benzina aspirato da 100 cv. Il propulsore più equilibrato è il moderno 1.0 T-GDi da 120 cv, garante di uno scatto da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi, di una velocità massima di 184 km/h e di una percorrenza media di 17,2 km/l.
Disegnata dal Kia Design Center di Francoforte, la Stonic è lunga 4,14 metri e può contare su di una linea frizzante e interni vivaci, mentre la capacità di carico si attesta a 352/1.155 litri. Ricca la dotazione di sicurezza che può includere plus quali la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, l’avviso di superamento involontario della linea di corsia e il monitoraggio della stanchezza del conducente. Prezzi da 16.750 euro (Stonic 1.4 Urban). La versione d’ingresso con il 1.0 T-GDi costa 19.250 euro.
Nissan Juke
Degli urban SUV è stato senza dubbio il precursore e con l’edizione precedente ha fatto una carriera lunghissima. Per la sua seconda vita la Juke si ripresenta sul mercato con l’intenzione di non perdere l’anima sbarazzina che ne ha decretato il successo, ma anche di rendere i suoi servigi a un pubblico più ampio.
Crescono le dimensioni (non poco) cresce lo spazio a bordo (parecchio) e il bagagliaio e soprattutto è migliorata la qualità della vita a bordo grazie ad un abitacolo veramente ben insonorizzato. Quale motorizzazione scegliere? Tutte purché siano a tre cilindri benzina da 117 cv, unico motore disponibile al lancio peraltro. Però potrete averla sia con cambio manuale, sia con cambio a doppia frizione a 7 rapporti, scelta che per noi prende il sopravvento visto che fa funzionare gli ADAS del Pro Pilot nella loro interezza (aggiungendo la funzione stop&go nel cruise control adattivo per esempio, cosa non possibile con il cambio manuale).
Pro Pilot che funziona davvero bene. Aspetto e irriverenza sono forse meno sfacciati di un tempo, la Juke è oggi un’auto più “matura” ma al volante piace parecchio. Se volete saperne di più andate alla prova su strada
Toyota Yaris Cross
La Toyota Yaris Cross è uno dei SUV più compatti in assoluto. Lunga 4,18 metri, larga 1,77 e alta 1,60, vanta un’altezza da terra piuttosto “importante”: 16 cm, indipendentemente dalla presenza o meno della trazione integrale. Il bagagliaio? 320 litri di capacità misurati sotto la cappelliera, 401 considerando tutto lo spazio fino al soffitto. Numeri riferiti alla versione 4×4, che ha il vano sotto al piano di carico occupato dal un secondo motore elettrico. La Yaris Cross 2WD offre invece 397/460 litri.
Il sistema ibrido è lo stesso della Yaris, che per la parte termica si affida al 3 cilindri 1.5 a benzina per una potenza totale di 116 CV. Sulla Yaris Cross c’è però l’aggiunta della variante 4×4 mediante l’adozione di un motore dedicato all’asse posteriore. A differenza di quanto accade con altri modelli, qui 2WD e 4WD hanno la stessa potenza. Consumo medio di 3,5 l/100 km, sia per la 2WD sia per la 4WD.
Volkswagen T-Roc
Punta su una linea sportiva, sulla disponibilità della trazione integrale e su una dotazione di sicurezza completa. Proposta in tre allestimenti – Style, Business e Advanced – prevede di serie, sin dalla versione entry level, una ricca dotazione. Frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, mantenimento attivo della corsia, monitoraggio della stanchezza del conducente, cruise control adattivo con assistenza alla marcia in colonna e i sensori di parcheggio sia anteriori sia posteriori sono compresi nel prezzo.
Abbina praticità e brillantezza. Può infatti vantare da un lato un bagagliaio dalla capienza compresa tra 445 e 1.290 litri, dall’altro un comportamento stradale appagante. Muscolosa e hi-tech, affianca alla strumentazione integralmente digitale un touchscreen da 8 pollici e un sistema multimediale compatibile con i comandi vocali, il Bluetooth e la navigazione satellitare oltre che con gli standard Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink. La gamma motori si basa su unità a 3 e 4 cilindri turbo a iniezione diretta. Più precisamente un 3 cilindri 1.0 TSI da 115 cv e, passando ai Diesel, un 1.6 TDI da 115 cv e un 2.0 TDI da 150 cv. Il cambio doppia frizione DSG a 7 marce costa 2.000 euro. Trazione anteriore o 4WD 4Motion, dedicata ai motori 2.0 TDI. Prezzi da 24.000 euro (1.0 TSI Style).